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Anche questo quadro riflette il concetto di seduzione dell'inizio del '900 ovvero quello di provocazione. Infatti vengono ritratte cinque prostitute del quartiere di Avignon nel distretto di Barcellona. Questa tela è uno dei più celebri esempi di cubismo,una corrente pittorica che tende a rappresentare i soggetti da vari punti di vista, e le immagini vengono raffigurate secondo un criterio geometrico. I volti delle donne sono distorti e sembrano essere state ritratte nell'atto di ostentare il proprio corpo ad un eventuale cliente. Le due figure femminili sulla destra indossano una maschera africana; infatti Picasso traeva ispirazione dall'arte africana, che pensava raffigurasse l'essenzialità dell'uomo.
I colori sono molto vivaci: le tonalità vanno dal rosa al giallo, dal bianco al rosso, lo sfondo tocca le tonalità dell'azzurro e del grigio passando per il marrone. Per isolare le cinque prostitute dallo sfondo Picasso proietta alle loro spalle delle ombre, esaltandone i corpi nudi. Questi ultimi sono molto stilizzati, il giro vita appare sproporzionatamente sottile, rispetto ai fianchi e alle spalle che al contrario sono larghi. Una natura morta arricchisce il quadro; vengono infatti ritratti alcuni frutti (dei grappoli d'uva, una pera, una mela e un'anguria). La prima donna a sinistra raffigurata in posizione statica e il suo volto appare di profilo e riflette l'ombra dell'arto superiore della prostituta posta al suo fianco le articolazioni sono spigolose e innaturali. Picasso sembra infatti voler distorcere la realtà per creare un mondo a se stante, distaccato dal mondo concreto. Un velo è posato sulla coscia sinistra e crea un effetto “vedo-non-vedo”.Sulla destra del quadro appare una tenda, che viene scostata dal braccio di una donna.

Di Chiara Bellantoni, Elena Bergamaschi & Anna Modanesi