Scultura
n° 1
Psiche, in
atteggiamento di gentile innocenza, regge la mano del dio Amore,
dove posa una farfalla, simbolo dell'anima; Amore scorre il
braccio lungo il collo della dèa e posa teneramente la guancia
sulla spalla di lei. Il mito racconta che Psiche era una giovane
principessa, così bella che persino Venere ne era gelosa e anzi
ordinò al dio Amore di ferirla con una delle sue frecce perché
sorgesse in lei l'affetto per un uomo bruttissimo. Ma Amore,
appena vide Psiche, se ne innamorò, la fece trasportare dal vento
Zefiro in un magico palazzo e i due si promisero amore eterno.
Amore, spiegando le sue bellissime ali, tornava ogni notte a
trovare la sua amata, ma le fece giurare che non avrebbe mai
guardato il suo volto nel sonno, altrimenti la loro relazione si
sarebbe interrotta.Ma Psiche non resistette: istigata dalle
sorelle, tentò – malgrado il giuramento – di osservare
durante la notte, alla luce di una lampada, il volto del suo innamorato
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