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Fin dal
1400 tele e pale erano commissionate esclusivamente per le
celebrazioni dei matrimoni come auspicio di buona fortuna. Le
scene più dipinte erano quelle mitologiche, come l'impossibile
amore di Dafne e Apollo, oppure il Ratto d'Europa: erano
solitamente pitturate su cassoni nuziali. Fra queste opere
spiccano |
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“Amor sacro e amor profano” ,tela commissionata per
il matrimonio di Nicolò Aurelio e Laura Bagarotto, e la “Venere
di Urbino”,quadro di Tiziano conservata agli Uffizi. |
Quest'ultima
tela fu un dono di Guidobaldo II della Rovere a Giulia Varano di
Camerino dopo quattro di matrimonio. La Venere di Urbino
trasmetteva una forte carica sensuale e rappresentava un modello
da imitare. Questi due concetti vengono ancora ripresi tra il 1500
e il 1600 periodo in cui il Caravaggio dipinge “Amor vittorioso”
commissionato da Vincenzo Giustiniani in cui compare Eros. In età
Barocca sono celebri le opere di Pietro da Cortona o Poussin in
cui compaiono i putti o gli amorini. |
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In Francia molti
artisti si soffermano sull'elemento psicologico dell'amore
come nell'opera di Fragonard “Lettera d'amore” che è
conservato al Metropolitan Museum di New York. Questo quadro
raffigura una donna ansiosa di aprire una lettera d'amore
del suo amante. Tra il 1800 e il 1900 vengono eseguite due
importanti opere che oggi rappresentano i migliori esempi
d'iconografia amorosa. La prima è il bacio di Francesco
Hayez, quadro esposto alla pinacoteca di Brera, per
l'ingresso di Vittorio Emanuele e Napoleone III. |
Questa è sicuramente l'opera più conosciuta
del pittore veneziano tela che riprese più volte il tema
dell'amore. L'ultima tela è “il bacio” realizzata da Gustav
Klimt (1907-78) custodito alla Österrechische Galerie di Vienna.
La tela rappresenta un uomo e una donna stretti in un lungo
abbraccio che unisce in un solo gesto l'universo maschile e quello
femminile. Il pittore sembra non volere dare una collocazione spazio temporale per esprimere al meglio questo
eterno sentimento. L'uomo è rappresentato con tratti spigolosi e
rudi, mentre per la figura femminile vengono utilizzate linee
morbide e curvilinee per sottolineare la distinzione tra i due
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